PREFAZIONE ALL'EDIZIONE ITALIANA


La traduzione del libro di David Weil Crescita economica rende disponibile al pubblico italiano un testo di riferimento importante e aggiornato sulla teoria della crescita e sui problemi dello sviluppo economico. Per la rilevanza dei temi affrontati, per la continua sfida che i problemi della crescita economica dei paesi pongono alla teoria e alla politica, quest’area di studi ha coagulato, negli ultimi vent’anni, l’interesse di molti studiosi, istituzioni e operatori economici su scala nazionale e internazionale e rappresenta uno dei campi di maggiore fermento della ricerca economica.

Il manuale presenta il quadro di riferimento teorico classico e i risultati degli studi più recenti che hanno provato a dare risposte scientifiche a una serie di domande che interessano l’economista, il lettore colto e lo studente motivato. Quali sono le cause dei livelli così disparati di qualità e condizioni di salute, livelli di istruzione e condizioni di lavoro tra gli abitanti del pianeta? Le differenze sono destinate a persistere o ad accrescersi, oppure l’evoluzione degli scambi internazionali e lo sviluppo delle tecnologie permetterà di ridurle? Quale ruolo giocano le istituzioni pubbliche, locali, nazionali o internazionali nel definire il destino economico delle nazioni? La ricchezza delle nazioni dipende dalla dotazione delle risorse di cui esse dispongono o piuttosto da ciò che le donne e gli uomini di quei paesi riescono a ottenere in cambio di ciò che sanno produrre?

Si tratta di domande fondamentali, che hanno affascinato da sempre storici, filosofi e teorici della politica, ma anche uomini politici e investitori internazionali. Sebbene siano domande difficili, le risposte – plausibili, ragionevoli o scientifiche che siano –, sono diventate sempre più urgenti. Nel volgere di un paio di secoli i destini e la qualità della vita della maggioranza degli uomini e delle donne non dipendono più tanto dall’andamento del clima e dal rendimento della propria terra, ma sono determinati dalla capacità e dalla possibilità di vendere prodotti a persone di paesi geograficamente e culturalmente molto lontani e dalla qualità delle istituzioni che garantiscono il buon funzionamento dei mercati.

Gli economisti, con il rigore analitico, l’attenzione allo studio dei dati e nei limiti che la disciplina permette, hanno prodotto negli ultimi decenni una notevole quantità di studi che affrontano queste domande. Le conclusioni non sono lontane dal buon senso né, riteniamo, dalle analisi dei classici: condizione necessaria per la crescita è l’esistenza di mercati sviluppati per i fattori di produzione e per i beni. Ma i mercati non nascono nel vuoto, richiedono condizioni istituzionali e politiche per svilupparsi: un buon governo definisce e garantisce la cornice istituzionale entro cui individui liberi e responsabili delle proprie azioni possono perseguire i propri interessi materiali, morali e culturali, e sviluppare forme di sapere tecnico e scientifico che ne migliorano le condizioni di vita. Per spiegare la crescita economica, le dotazioni di risorse fisiche ed economiche degli individui sono da tenere in debito conto ma – a ogni latitudine – altrettanto importanti risultano la cultura, l’esperienza, il sapere e la capacità di dotarsi di istituzioni pubbliche credibili ed efficienti.

Non sempre gli individui riescono a coordinarsi per dar vita ad assetti politici e istituzioni che generino buon governo e mercati funzionanti. La comprensione del perché, storicamente, all’interno di uno stesso paese e oggi, geograficamente, tra paesi diversi, ciò non è sempre possibile ci sembra l’obiettivo principale della recente ricerca in materia di crescita economica. Non esiste un’unica equazione che permetta di comprendere, innescare e controllare il fenomeno della crescita economica, come per la produzione di energia in un reattore. Esistono in letteratura risultati parziali, che tuttavia suggeriscono una chiave di lettura e propongono un punto di riferimento per le “politiche per la crescita e per lo sviluppo”.

Di questi risultati parziali ma anche di questa chiave di lettura e di questo punto di riferimento il testo di David Weil offre, con l’autorevolezza di uno dei maggiori esperti del settore e con uno stile vivace e avvincente, una descrizione completa e aggiornata. Problemi, dati, metodi e risultati ottenuti dalla letteratura sono presentati in modo chiaro, tecnicamente preciso e con un linguaggio accessibile. Il testo è pensato e costruito per essere un manuale universitario; la chiarezza dell’esposizione e l’importanza dei temi rendono la lettura piacevole anche per un pubblico colto.

L’autore utilizza strumenti didattici innovativi che favoriscono l’interesse e il coinvolgimento degli studenti: un quadro teorico omogeneo e coerente costituisce punto di riferimento della trattazione di tutti gli argomenti, esempi chiari e approfondimenti tematici permettono di valutare la rilevanza dei problemi discussi e delle analisi proposte. La trattazione utilizza ampiamente la rappresentazione grafica per l’esposizione dei concetti teorici più importanti; gli approfondimenti analitici sono sviluppati nelle appendici.

Si segnala inoltre l’ampio utilizzo di informazioni statistiche raccolte in una banca dati con decine di variabili relative a oltre 150 Paesi. Tali dati possono essere consultati all'indirizzo web www.hoeplieditore.it/3871-8 dove è disponibile il link al sito del volume originale, nel quale studenti e docenti potranno trovare anche altri interessanti strumenti di approfondimento.

Ai fini dell’organizzazione didattica ci sembra che il testo sia particolarmente indicato per un corso di macroeconomia di livello intermedio sui temi dell’economia della crescita economica. L’analisi del ruolo delle istituzioni, dei processi di sviluppo, del capitale umano, della diffusione delle nuove tecnologie, della crescita demografica, dei fattori di localizzazione, del clima e delle risorse naturali rende il volume uno strumento estremamente utile come base per approfondimenti tematici anche in corsi di livello avanzato di economia della crescita, economia dello sviluppo, economia dell’istruzione, economia delle istituzioni e demografia.